Lo sport come romanzo di formazione

Per quelli che corrono per conquistare e non per fuggire.

Per quelli che vogliono la palla.

Per quelli che vanno a rete.

Per quelli che non fingono di allenare.

Per quelli che non fingono di imparare.

Per quelli che danno più di quanto ricevono.

Per quelli che lasciano un futuro.

Per quelli che vincono senza essere vincenti.

Per quelli che perdono senza essere perdenti.

Per quelli non troppo bravi a vivere.

Per quelli che non rinunciano al tormento.

Per quelli che insegnano la magia.

Per quelli che moriranno artisti.

Per quelli che dicono “Ti amo” per primi.

Per i pochi tra i tanti e per i tanti tra i pochi.

Per quelli soli.

– L’allenatore dei sogni –

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